HYPER 612S : analisi strutturale
Cosa possiamo aspettarci da questo dissipatore? Indubbiamente, date le generose dimensioni non possiamo fare altro che pretendere un risultato complessivo di buon livello. Data anche la solidità strutturale, la conformazione classica rivisitata con nuovi accorgimenti, le finiture ed il buon assemblaggio, sicuramente sarà molto difficile non rimanere soddisfatti. Iniziando l’analisi dall’alto, Cooler Master ha installato una nuova placca superiore, che riporta il logo caratteristico dell’omonima casa costruttrice. La finitura è eccellente, come del resto la lavorazione finale delle heatpipe nella parte superiore. Heat-pipe e base sono in rame a vista, senza quindi trattamento di nickelatura, che solitamente protegge da ossidazioni e alterazioni del colore.
I fori longitudinali per il fissaggio del sistema di ritenzione della ventola sono ben tre e la lavorazione è davvero buona. Il dissipatore presenta ben 47 lamelle, 45 delle quali sono messe a contatto, tramite saldatura, con le heatpipe in rame. Le lamelle sono spaziate circa 3mm quindi il flusso laminare d’aria sarà anch’esso di buon livello. Le heatpipe, che attraversano la base con conformazione a U, sono spesse 6 mm e sono ben sei. Per ottimizzare l’efficienza termica Cooler Master ha ruotato le heat-pipe, e quindi la struttura centrale, di 90 gradi, il che significa che le heat-pipe si estendono nella parte frontale e posteriore invece che nella parte laterale, questo permette senza ombra di dubbio di migliorare lo scambio di calore. Il calore viene ripartito più omogeneamente all’interno della struttura centrale e le heat-pipe sono quindi a diretto contatto del flusso laminare d’aria fresca. Facciamo presente però che saranno necessarie ventole caratterizzate da un’elevata pressione statica per farlo lavorare al massimo della sua efficienza, per via della struttura prolungata e dell’elevato numero di lamelle. Probabilmente l’Hyper 612S esprimerebbe tutte le sue potenzialità con due ventole da 140mm, mentre in questo caso è presente una sola ventola da 120mm.
Le heat-pipe sono incastonate tra la base, a contatto con l’IHS della CPU, ed un piccolo dissipatore passivo, realizzato per migliorare l’efficienza a basse temperature. Il design presenta una disposizione delle lamelle finalizzata alla riduzione della resistenza del flusso d’aria, il che significa che quest’ultimo procederà con più regolarità tramite il corpo radiante, il quale presenta anche delle fessure interne che aumentano anche la superficie dissipante; ciò permetterà quindi di ottenere migliori risultati, in teoria, anche con ventole aventi sia un basso regime di rotazione sia una esigua pressione statica.
La base purtroppo non ha una finitura a specchio e sono presenti evidenti segni di lavorazione al tornio. A differenza dei dissipatori Thermalright è piatta, non concava (Thermalright adotta un sistema proprietario quindi è intenzionale), questo significa che la superficie di contatto sarà buona. Il backplate inoltre è stato lavorato con una buona finitura opaca, gradevole alla vista ed al tatto. Buona la finitura sia delle heat-pipe che del backplate stesso.
NOTA : al termine della sessione di test abbiamo notato che l’area di contatto tra l’IHS e la base del dissipatore non era omogenea. Abbiamo provato a cambiare posizionamento, ottimizzare le tensioni dovute al sistema di montaggio ma il risultato complessivo non è stato soddisfacente. E’ stato necessario fare più pressione del dovuto e mettere un quantitativo di pasta termica superiore al normale, per ottenere le performance che vedete in questa recensione. Consigliamo a Cooler Master l’adozione di un nuovo sistema di montaggio in quanto il dissipatore purtroppo risente in parte di questo problema. Se ci fosse una pressione omogenea e se ci fosse anche una zona di contatto sull’intera superficie della CPU i risultati sarebbero addirittura migliori. Thermalright adotta una leggerissima curvatura della base di contatto, per ovviare al problema dovuto al socket di ritenzione INTEL.
La guaina della ventola non è presente, invece il rivestimento sembra essere la stesso utilizzato per il cablaggio degli alimentatori modulari Cooler Master, dalla buona fattura, pratici e poco ingombranti.
La ventola è stata scelta in funzione di un utilizzo molto silenzioso di questo dissipatore, non a caso è presente anche un riduttore specifico per abbassare ulteriormente il regime di rotazione, di ben 400 RPM, dell’unica ventola fornita nel bundle. Dotata di buone caratteristiche di portata d’aria e silenziosità, presenta 7 pale con un corpo ondulato, tale da aumentare la pressione statica e quindi migliorare il flusso d’aria generato dalla rotazione.
Per quanto riguarda la ventola, se dovessimo valutarla in decimi, la votazione sarebbe otto; buona la realizzazione tecnica, come del resto le features, però non siamo di fronte ad un prodotto innovativo o particolarmente interessante. Dato che lo scopo era produrre un dissipatore relativamente economico ma potente , questa soluzione era forse la più adatta quindi non ci sentiamo di classificare questo punto come negativo, anche perché il prezzo è in linea con la concorrenza. Una nota relativa al fissaggio delle ventole: seppure molto fragile è davvero eccezionale! Pochissime volte abbiamo avuto a che fare con un sistema tanto pratico e non potevamo chiedere di meglio. Aspetti decisamente negativi al momento non ne troviamo, se non forse l’aver osato poco in fase di progettazione; segnaliamo inoltre che le clip di plastica, dove verrà fissata la ventola con le vitine, sono forse troppo esili e tenderanno a rompersi con facilità, come è successo nel nostro caso.
Il dissipatore presenta una struttura classica però i risultati sul campo di battaglia, stando a quanto premesso finora dovrebbero essere notevoli. Segnaliamo che non ci sono sostanziali differenze con il modello PWM, eccetto appunto la ventola.